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fobia sociale

SINTOMI E SIGNIFICATO DELLA FOBIA SOCIALE

 

SIGNIFICATO DELLA FOBIA SOCIALE
La fobia sociale è un disturbo psicologico caratterizzato da un’intensa e persistente paura di affrontare le situazioni pubbliche in cui si è esposti alla presenza e al giudizio altrui per il timore di apparire incapace o ridicolo e di agire in modo inopportuno. Si teme di essere giudicati negativamente in situazioni sociali o durante lo svolgimento di un’attività.

SINTOMI DELLA FOBIA SOCIALE
La persona si preoccupa di essere osservata e di divenire oggetto di scherno da parte degli altri, o che le proprie prestazioni lo possano esporre a valutazioni negative. La possibile conseguenza di questo tipo di disturbo è un impoverimento della vita dell’individuo, che spesso conduce una vita ritirata, con poche amicizie e poche occasioni di svago; può anche arrivare a essere compromessa la carriera scolastica e/o lavorativa.

Fobia Specifica

PAURA MARCATA

La persona quindi prova una paura marcata, persistente, sproporzionata. Non solo quando lo stimolo fobico è presente, ma anche quando si aspetta di affrontare un oggetto o una situazione specifica che hanno a che fare con lo stimolo fobico.

Per esempio l’ansia può essere spesso anticipatoria e comparire anche soltanto prevedendo la situazione temuta. Quindi per questo motivo la persona solitamente attua dei comportamenti di evitamento. Se poi il soggetto percepisce l’impossibilità di allontanarsi o di evitare la situazione è possibile che l’ansia sia tale da provocare un attacco di panico.

In conclusione, la fobia può arrivare a limitare situazioni sociali, lavorative o scolastiche. Perciò esistono fobie legate a: animali (per es.ragni, serpenti, gatti…); ambiente naturale (altezza, acqua…); sangue, infezioni, ferite; situazionali (spazi chiusi, volare, guidare…)

 

 

state of mind

Blogger per State of Mind

La dott.ssa collabora con il giornale delle scienze psicologiche “State of Mind

Attacchi di Panico

Gli Attacchi di Panico sono periodi di paura o disagio intensi in assenza di vero pericolo, accompagnati da sintomi cognitivi o somatici. Raggiungono rapidamente l’apice e si manifestano con breve durata, solitamente non superiore ai 10 minuti.

Possono essere non associati a un fattore specifico preciso, oppure associati a contesti specifici (per es. la guida in autostrada).

I sintomi somatici che possono caratterizzare gli attacchi di panico sono: palpitazioni, tachicardia, sudorazione, tremori…. I sintomi cognitivi possono essere: derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (percepirsi come estranei da sé), paura di perdere il controllo o di impazzire, paura di morire.

La persona può arrivare a temere di avere altri attacchi di panico, e quindi si instaura il circolo vizioso della paura della paura, ovvero dell’ ansia anticipatoria di provare nuovamente il panico (disturbo da attacchi di panico).

Il rischio è quello di reagire evitando tutte le situazioni che possono attivare gli attacchi di panico oppure affrontare le situazioni solo se accompagnati da qualcuno. Questo rischia di portare a una notevole riduzione dell’autonomia nella vita dell’individuo.

Al disturbo di panico non di rado si associa una condizione psicopatologica chiamata Agorafobia. L’agorafobia è caratterizzata dall’ansia di trovarsi in luoghi o situazioni dai quali risulta difficile (o imbarazzante) allontanarsi, o nei quali potrebbe non essere disponibile aiuto, se si presentasse un attacco di panico. I timori agorafobici riguardano tipicamente situazioni quali l’essere fuori casa da soli, l’essere in mezzo alla folla o in coda, l’essere su un ponte, viaggiare in automobile o con altri mezzi di trasporto (ad esempio, treni o autobus).

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psicologa psicoterapeuta